L’intervento, effettuato sul solaio (ad esempio in lastre predalles o in laterocemento), prevede la perforazione della stesso con fori distribuiti in un preciso ordine. Nei fori praticati, che andranno a costituire un reticolato, si posizioneranno delle valvole di non ritorno chiamate packer. Da qui passerà la resina idroreattiva e idroespansiva che a contatto con acqua e umidità, aumenterà il proprio volume di 40 volte, passando dallo stato liquido a quello solido. A quel punto l’impermeabilizzazione è compiuta.
La tecnologia delle resine idroespansive e idroreattive nasce per risolvere i problemi infiltrativi nelle grandi opere come dighe, metropolitane, gallerie.